Capitolo otto. il significato dell'assurdo. Lo sfondo storico dell'origine del dramma dell'assurdo. Il concetto di "Teatro dell'assurdo" Film "Gatto nero, gatto bianco"


Dagli anni '50 del XX secolo, i giochi con una trama senza senso sono stati messi in scena sempre più su vari palcoscenici teatrali, presentando allo spettatore una combinazione apparentemente incompatibile. Il cosidetto teatro dell'assurdo (o dramma dell'assurdo ) È un teatro del paradosso, una “tragedia della parola”, un teatro sperimentale che richiede improvvisazione non solo dall'attore, ma anche dallo spettatore. Il teatro dell'assurdo metteva in discussione le tradizioni culturali e, in una certa misura, l'ordine politico e sociale.

Le sue origini erano tre autori francesi e uno irlandese - Eugene Ionesco, Jean Genet, Arthur Adamov e Samuel Beckett.

Volendo dare un nome a tali commedie insolite, il critico inglese Martin Esslin nel 1961 introdusse il concetto "Teatro dell'assurdo" ... Ma, ad esempio, Eugenio Ionesco considerava poco adatto il termine "teatro dell'assurdo", ne suggeriva un altro - "Teatro della beffa" ... E l'idea di un tale genere dell'opera teatrale gli è venuta mentre studiava l'inglese da una guida autodidatta. E. Ionesco è stato sorpreso di scoprire che nelle parole ordinarie c'è un abisso di assurdità, a causa del quale frasi a volte intelligenti e roboanti perdono completamente il loro significato. Il drammaturgo ha spiegato lo scopo di un'opera del genere: "Volevamo portare in scena e mostrare al pubblico l'esistenza stessa esistenziale dell'uomo nella sua pienezza, integrità, nella sua profonda tragedia, il suo destino, cioè la realizzazione dell'assurdità del mondo".

In effetti, gli eventi di qualsiasi spettacolo nel teatro dell'assurdo sono lontani dalla realtà e non cercano di avvicinarsi ad essa. L'incredibile e l'inimmaginabile può manifestarsi sia nei personaggi che negli oggetti circostanti e nei fenomeni che si verificano. Il luogo e il tempo dell'azione in opere così drammatiche è di solito abbastanza difficile da determinare. Non c'è logica né nelle azioni dei personaggi né nelle loro parole.

Evidenziamo i tratti comuni caratteristici delle opere del teatro dell'assurdo: Materiale dal sito

  • elementi fantastici convivono con la realtà;
  • i generi drammatici "puri" vengono sostituiti da quelli cosiddetti misti, combinando generi diversi: tragicommedia, tragicommedia, melodramma comico, ecc.;
  • vengono utilizzati elementi di diversi tipi di arte (pantomima, coro, musica, ecc.);
  • in contrasto con la dinamica dell'azione, che è naturale per la scena, si osserva spesso staticità. Secondo E. Ionesco, "agonia in cui non c'è vera azione";
  • il discorso dei personaggi subisce cambiamenti, spesso semplicemente non si sentono e non si vedono, pronunciano monologhi "paralleli" nel vuoto.

La fine degli anni '60 del XX secolo è stata caratterizzata dal riconoscimento internazionale del teatro dell'assurdo. Uno dei suoi fondatori, Samuel Beckett, è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1969. Rispondendo alla domanda “ Il teatro dell'assurdo ha un futuro?", Eugene Ionesco sosteneva che questa direzione vivrà per sempre, perché" l'assurdità si è così riempita di realtà, quella stessa che viene chiamata "realtà realistica" che le realtà e i realismi ci sembrano tanto veri quanto l'assurdo, e l'assurdo sembra essere la realtà: guardiamoci intorno".

L'influenza del teatro dell'assurdo sullo sviluppo dell'arte contemporanea difficilmente può essere sopravvalutata: ha introdotto nuovi temi nella letteratura mondiale, ha fornito al dramma nuove tecniche e mezzi e ha contribuito all'emancipazione del teatro moderno nel suo insieme.

Non hai trovato quello che stavi cercando? Usa la ricerca

In questa pagina materiale sugli argomenti:

  • dramma dell'assurdo nella letteratura
  • Drammatica definizione breve
  • dramma dell'assurdo astratto
  • teatro dell'assurdo definizione
  • definire il dramma dell'assurdo

1. Il concetto di "teatro dell'assurdo". Caratteristiche, paradossi e simboli del "teatro dell'assurdo".

2. L'assurdo drammaturgo svizzero F. Dürrenmatt. Il problema del costo della vita di un individuo, il riscatto dei debiti del passato nel dramma "La visita della Vecchia Signora".

3. L'opposizione di modelli di esistenza romantico-avventurosi e filistei-intimi nel dramma di M. Frisch "Site Cruise".

4. E Ionesco è un rappresentante del "teatro dell'assurdo" francese. La rappresentazione della devastazione spirituale e intellettuale della società moderna nell'opera teatrale "Rhinos".

5. Caratteristiche generali della vita e dell'opera di S. Beckett.

Il concetto di "teatro dell'assurdo". Caratteristiche, paradossi e simboli del "teatro dell'assurdo"

All'inizio degli anni '50 del XX secolo, nei teatri francesi iniziarono ad apparire spettacoli insoliti, la cui rappresentazione era priva di logica elementare, le osservazioni si contraddicevano a vicenda e il significato che veniva riprodotto sul palco era incomprensibile per il pubblico. Questi spettacoli insoliti avevano anche uno strano nome: il teatro dell'"assurdo" o l'arte dell'"assurdo".

La stampa si è subito espressa a favore di questa tendenza nell'arte teatrale. Con l'aiuto della critica e della pubblicità, le opere del teatro dell'"assurdo" penetrarono rapidamente nei teatri di molti paesi del mondo. Durante la sua esistenza, il teatro dell'"assurdità" si è saldamente radicato in una serie di tendenze moderne dell'arte modernista.

Sebbene il teatro dell'"assurdo" sia nato e sia emerso in Francia, l'arte dell'"assurdo" non si è basata sui fenomeni dell'arte nazionale francese. Gli iniziatori di questa direzione furono scrittori: il rumeno Eugene Ionesco (Ionesco) e l'irlandese Beckett, che vivevano e lavoravano a quel tempo in Francia. In diversi periodi, furono raggiunti da altri drammaturghi: l'armeno A. Adamov, nonché lo scrittore inglese G. Pinter, N. Simpson e altri che vivevano a Parigi.

Le rappresentazioni del teatro dell'"assurdo" erano scandalose: il pubblico era indignato, alcuni non se ne accorgevano, alcuni ridevano e alcuni spettatori si lasciavano trasportare. Non c'erano personaggi positivi nelle commedie dei drammaturghi degli assurdi. i loro personaggi sono privi di dignità umana, calpestati internamente ed esternamente, storpiati moralmente. Allo stesso tempo, gli autori non hanno espresso né simpatia né indignazione, non hanno mostrato o spiegato le ragioni del degrado di queste persone, non hanno rivelato le condizioni specifiche che hanno dimostrato una persona alla perdita della dignità umana. Gli assurdi hanno cercato di affermare l'idea che una persona stessa è responsabile delle sue disgrazie, che non vale la migliore partecipazione, se non è in grado e non è in grado di cambiare la vita in meglio.

I drammaturghi hanno mutuato questo metodo di contrapposizione della personalità alla società dalla filosofia dell'esistenzialismo, che era alla base dell'arte dell'"assurdità".

Gli artisti dell'"assurdo" presero in prestito dai filosofi esistenzialisti una visione del mondo in quanto tale, non li sottoposero alla comprensione e in cui regnava il caos. Come gli esistenzialisti, gli autori dell'arte dell'"assurdo" credevano che le persone fossero impotenti e non potessero influenzare l'ambiente, e la società, a sua volta, non potesse e non dovesse avere un impatto sulla vita umana: "Nessuna società da sola può per ridurre la sofferenza umana, nessun sistema politico può liberarci dal peso della vita”, - predicava E. Ionesco.

Secondo la filosofia dell'esistenzialismo, E. Ionesco sosteneva che tutti i problemi ei problemi sociali sono il risultato dell'azione umana.

Utilizzando i mezzi dell'arte in modo inventivo, le figure del teatro dell'"assurdo" riflettevano nelle loro opere le principali disposizioni da esse mutuate dai filosofi esistenzialisti:

o isolamento di una persona dal mondo esterno;

o individualismo e isolamento;

o incapacità di comunicare tra loro;

o invincibilità del male

o inaccessibilità per una persona dell'obiettivo prefissato per se stessa.

Le idee esistenzialiste insite nel teatro dell'"assurdo" sono state facilmente rintracciate nell'analisi delle opere d'arte dell'"assurdo".

Dal momento in cui è emerso il teatro dell'"assurdo", il nome stesso ha avuto un duplice significato: da un lato, esprimeva il metodo creativo dei drammaturghi - portando all'assurdo certi tratti e disposizioni, privandoli di ogni nesso logico e contenuto, e d'altra parte, ha chiaramente definito la percezione del mondo degli autori, la loro comprensione e l'incarnazione nelle sue opere della realtà come un mondo, esisteva senza logica, - il mondo dell'assurdo.

Nel dizionario "Culturologia del XX secolo" il concetto di assurdità è stato interpretato come tale, che è andato oltre la nostra comprensione del mondo. L'assurdo non è l'assenza di contenuto, ma il contenuto è implicito.

L'assurdo per il nostro mondo può essere percepito in un altro luogo, come qualcosa che ha poco contenuto che può essere compreso dalla mente. Il pensiero assurdo divenne un impulso per la formazione di un altro mondo, mentre contemporaneamente espandeva i confini della base irrazionale del pensiero e l'assurdo stesso acquisiva un contenuto che poteva essere espresso e compreso. L'assurdo nel teatro esisteva sul piano sostanziale e formale. Sembrava idee filosofiche (che combinavano il dramma dell'assurdo con le opere di F. Kafka e scrittori esistenzialisti) e paradossi artistici che testimoniavano l'uso delle tradizioni del folklore, dell'umorismo nero e della blasfemia.

Nel libro di riferimento del dizionario dei termini letterari, il concetto di assurdità è stato interpretato come "assurdità, non senso". Il termine in questo senso è stato utilizzato da storici e critici letterari, che hanno analizzato il comportamento dei personaggi nelle opere d'arte dal punto di vista della plausibilità. L'assurdo ha acquisito il suo status terminologico nelle frasi "letteratura dell'assurdo", il teatro dell'"assurdo", che erano usate per denominare convenzionalmente opere d'arte (romanzi, commedie), raffiguranti la vita come una sorta di mucchio caotico di incidenti, apparentemente situazioni senza senso. L'illogismo sottolineato, l'irrazionalismo nelle azioni dei personaggi, la composizione musiva delle opere, il grottesco e la buffoneria nei mezzi della loro creazione sono diventati segni caratteristici di tale arte.

Il termine "letteratura assurda" potrebbe essere più anticonvenzionale nel suo carico semantico.

E. Ionesco ha dato la sua definizione di assurdità in un saggio su F. Kafka: "Tutto è assurdo che non ha scopo... Strappato dalle sue radici religiose e metafisiche, una persona si sentiva confusa, tutte le sue azioni diventavano prive di significato, insignificanti, gravose. "

Il teatro dell'"assurdo" è il fenomeno più significativo dell'avanguardia teatrale della seconda metà del Novecento. Di tutti i movimenti e le scuole letterarie, era il gruppo letterario più moderno. Il fatto è che i suoi rappresentanti non solo non hanno creato manifesti o opere programmatiche, ma non hanno affatto comunicato tra loro. Inoltre, non esistevano confini cronologici più o meno netti, per non parlare dei confini areali.

Il termine teatro dell'"assurdità" è entrato nella circolazione letteraria dopo la comparsa dell'omonima monografia del famoso critico letterario inglese Martin Esslin. Nella sua opera monumentale (la prima edizione del libro "Teatro dell'assurdo" è apparsa nel 1961) M. Esslin ha unito drammaturghi di diversi paesi e generazioni su diversi motivi tipologici.

Il critico letterario osservava che sotto il nome di teatro dell'"assurdità" non c'era "regia organizzata, né scuola d'arte", e il termine stesso, secondo il suo "scopritore", aveva "significato ausiliario" perché solo "contribuiva a la penetrazione nell'attività creativa, non dava caratteristiche comprensive, né era comprensiva ed eccezionale”.

I drammi degli assurdisti, che hanno scioccato sia gli spettatori che i critici, hanno trascurato i canoni drammatici, le norme teatrali obsolete e le restrizioni convenzionali. La rivolta degli autori del teatro dell'“assurdità” è una rivolta contro ogni regolamentazione, contro il “buon senso” e la normatività. Finzione nelle opere degli assurdi mescolata alla realtà: nello spettacolo ionesco "Amadeus" un cadavere cresce da più di 10 anni; le bestie parlavano umanamente ("The Fox - Postgraduate Student" di S. Mrozhek). Hanno mescolato i generi di opere: nel teatro dell'"assurdo" non c'erano generi "puri", "tragicommedia" e "tragicopharsis", "pseudo-dramma" e "melodramma comico" qui regnavano. La tragedia è ridicola. J. Genet ha osservato: “Credo che le tragedie possano essere descritte come segue: scoppio di risa, interrotto da singhiozzi, che ci riporta alla fonte di tutte le risate, al pensiero della morte. Nelle opere del teatro dell'"assurdo", non solo sono stati combinati elementi di diversi generi drammatici, ma in generale - elementi di varie sfere dell'arte: pantomima, coro, circo, music hall, cinema. In essi erano possibili leghe e combinazioni paradossali: i drammi degli assurdi potevano riprodurre sia i sogni (A. Adamov) che gli incubi (F. Arrabal). Le trame delle loro opere sono state spesso deliberatamente distrutte: la movimentatezza è stata ridotta al minimo assoluto (Waiting for Godot, Endgame, Happy Days di S. Beckett). dove non c'è vera azione”. Il discorso dei personaggi ha subito la distruzione, che, a proposito, molto spesso semplicemente non si sentiva e non si vedeva, parlando monologhi "paralleli" ("Landscape" di G. Pinter) nel vuoto. Pertanto, i drammaturghi hanno cercato di risolvere il problema dell'amenità umana. La maggior parte degli assurdi è agitata dai processi del totalitarismo - prima di tutto, il totalitarismo della coscienza, il livellamento della personalità, ha portato all'uso di soli cliché e cliché linguistici ("The Bald Singer" di E. Ionesco), e di conseguenza - alla perdita di un volto umano, alla trasformazione (abbastanza cosciente) in animali terribili ("Rhinos". E. Ionesco).

Importanti problemi filosofici latenti risplendevano attraverso l'apparente assurdità:

o capacità umana di resistere al male;

o motivi per svergognare le persone (in base alle proprie convinzioni, "si sono infettati", trascinati con la forza)

o tendenza umana a nascondersi da prove spiacevoli;

o manifestazione del male mondiale - "pandemia di follia di massa".

Durante i primi anni dell'esistenza del "teatro dell'assurdo", le sue figure sono riuscite ad attirare l'attenzione delle masse con le loro opere illogiche e insolite. La novità delle tecniche ha giocato un ruolo importante qui. Il pubblico ha mostrato curiosità piuttosto che profondo interesse per il "teatro dell'assurdo". Nell'auditorium del teatro La Huchette, specializzato nella messa in scena di opere di E. Ionesco, la lingua francese si sentiva sempre meno: questo teatro era frequentato da turisti stranieri - gli spettacoli erano visti come una sorta di attrazione, ma non come un seria conquista dell'arte francese. Tuttavia, nel tempo, l'atteggiamento nei confronti del teatro dell'"assurdo" è cambiato.

Il teatro dell'"assurdità" non ha ricevuto un ampio riconoscimento di massa e non ha potuto ottenerlo. L'arte non ha potuto trovare la sua impronta in tutto il popolo, è inerente solo ad alcuni che l'hanno capita.

Il periodo classico di un tale teatro era gli anni '50 - primi anni '60. La fine degli anni '60 fu segnata dal riconoscimento internazionale degli "assurdi" E. Ionesco fu eletto all'Accademia di Francia e S. Beckett ricevette il titolo di Premio Nobel.

Ora J. Genet, S. Beckett, E. Ionesco non erano più in vita, ma G. Pinter ed E. Alby, S. Mrozhek e F. Arrabal continuarono a creare. E. Ionesco credeva che il teatro dell'"assurdo" esisterà sempre: l'assurdo riempie la realtà e diventa essa stessa realtà. In effetti, l'influenza del teatro dell'"assurdo" sulla letteratura mondiale, specialmente sul dramma, difficilmente può essere sopravvalutata. Dopotutto, è stata proprio questa direzione, che ha costretto a prestare attenzione all'assurdità dell'esistenza umana, ha liberato il teatro, ha armato il dramma di nuove tecniche, nuovi metodi e mezzi, ha introdotto nuovi temi e nuovi eroi nella letteratura. Il teatro dell'"assurdo" con il suo dolore per una persona e il suo mondo interiore con la sua critica all'automatismo, al filisteismo, al conformismo, alla deindividualizzazione e all'amenità è già diventato un classico della letteratura mondiale.

Nelle commedie assurde, in contrasto con le commedie logiche del dramma ordinario, l'autore trasmette al lettore e allo spettatore il suo senso di un problema, rompendo costantemente la logica, quindi lo spettatore, abituato al teatro ordinario, è confuso e disagio, che è lo scopo del teatro "illogico", volto a far sì che lo spettatore si liberi da schemi nella sua percezione e guardi la sua vita in un modo nuovo. I sostenitori del teatro "logico" affermano che il mondo nel "teatro dell'assurdo" è presentato come un mucchio senza senso di fatti, azioni, parole e destini privi di logica, tuttavia, leggendo tali commedie, si può notare che sono composto da una serie di frammenti abbastanza logici. La logica della connessione di questi frammenti differisce nettamente dalla logica della connessione delle parti di una commedia "solita". I principi dell'"assurdo" sono stati pienamente incarnati nei drammi "The Bald Singer" ( La cantatrice chauve,) Il drammaturgo rumeno-francese Eugene Ionesco e Aspettando Godot ( Aspettando Godot,) Lo scrittore irlandese Samuel Beckett.

YouTube collegiale

    1 / 2

    ✪ Workshop di Oleg Fomin presso la Facoltà di Teatro del MITRO. Teatro dell'assurdo

    ✪ Nikolay Levashov - Teatro dell'assurdo

Sottotitoli

Storia

Il termine "teatro dell'assurdo" è apparso per la prima volta nelle opere del critico teatrale Martin Esslin ( Martin Esslin), che scrisse un libro con quel titolo nel 1962. Esslin ha visto in alcune opere l'incarnazione artistica della filosofia di Albert Camus sull'insignificanza della vita al suo interno, che ha illustrato nel suo libro Il mito di Sisifo. Si ritiene che il teatro dell'assurdo sia radicato nella filosofia del dadaismo, nella poesia di parole inesistenti e nell'arte d'avanguardia - x. Nonostante le aspre critiche, il genere ha guadagnato popolarità dopo la seconda guerra mondiale, il che ha evidenziato la notevole incertezza nella vita umana. Il termine introdotto è stato anche criticato, e ci sono stati tentativi di ridefinirlo come "anti-teatro" e "nuovo teatro". Secondo Esslin, il movimento teatrale assurdo si basava sulle esibizioni di quattro drammaturghi: Eugene Ionesco ( Eugenio Ionesco), Samuel Beckett ( Samuele beckett), Jean Genet ( Jean genet) e Artyur Adamov ( Arthur Adamov), tuttavia, ha sottolineato che ciascuno di questi autori aveva una propria tecnica unica che va oltre il termine "assurdo". Viene spesso distinto il seguente gruppo di scrittori: Tom Stoppard ( Tom stoppard), Friedrich Dürrenmatt ( Friedrich Dürrenmatt), Fernando Arrabal ( Fernando arrabal), Harold Pinter ( Harold pinte), Edward Alby ( Edward albee) e Jean Tardieu ( Jean tardieu). Eugenio Ionesco non riconobbe il termine "teatro dell'assurdo" e lo chiamò "il teatro del ridicolo".

Alfred Jarry ( Alfred Jarry), Luigi Pirandello ( Luigi pirandello), Stanislav Vitkevich ( Stanislaw Witkiewicz), Guillaume Apollinaire ( Guillaume Apollinaire), surrealisti e molti altri.

Il movimento del "teatro dell'assurdo" (o "nuovo teatro") sembra essere nato a Parigi come fenomeno d'avanguardia associato ai piccoli teatri del Quartiere Latino, e dopo un po' di tempo ha ottenuto un riconoscimento mondiale.

Si crede che il teatro dell'assurdo neghi personaggi, situazioni e tutte le altre tecniche teatrali pertinenti. Tempo e luogo sono incerti e mutevoli, anche i rapporti causali più semplici vengono distrutti. Intrighi inutili, dialoghi ripetitivi e chiacchiere senza scopo, drammatica incoerenza delle azioni: tutto è subordinato a un obiettivo: creare uno stato d'animo favoloso, e forse anche terribile.

I critici di questo approccio, a loro volta, sottolineano che i personaggi delle commedie dell'"assurdo" sono abbastanza realistici, così come le situazioni in essi, per non parlare delle tecniche teatrali, e la deliberata distruzione di causa ed effetto consente drammaturgo per far cadere lo spettatore fuori dal modo di pensare standard e stereotipato, facendogli cercare un indizio sulla natura illogica di ciò che sta accadendo proprio nel corso del gioco e, di conseguenza, percepisce più attivamente l'azione scenica.

Lo stesso Eugene Ionesco scrisse del "Cantante calvo": "Per sentire l'assurdità della banalità e del linguaggio, la loro falsità è già andare avanti. Per fare questo passo, dobbiamo dissolverci in tutto questo. Il fumetto è insolito nella sua forma originale; la banalità mi stupisce più di tutte. ; la pochezza delle nostre conversazioni quotidiane è dove l'iperreale "

Inoltre, l'illogicità, il paradosso, di regola, fa un'impressione comica sullo spettatore, attraverso le risate che rivelano a una persona i lati assurdi della sua esistenza. Intrighi e dialoghi apparentemente insensati rivelano improvvisamente allo spettatore la meschinità e l'insignificanza dei suoi stessi intrighi e conversazioni con la famiglia e gli amici, portandolo a ripensare alla sua vita. Quanto alla drammatica incoerenza nelle commedie dell'"assurdo", essa corrisponde quasi completamente alla percezione "clip" di una persona moderna, nella cui testa si mescolano durante il giorno programmi televisivi, pubblicità, messaggi sui social network, SMS telefonici - tutto questo si riversa sulla sua testa nella forma più disordinata e contraddittoria, rappresentando l'incessante assurdità della nostra vita.

New York Compagnia teatrale senza titolo n. 61 (Compagnia teatrale senza titolo #61) ha annunciato la creazione di un "teatro moderno dell'assurdo", costituito da nuove produzioni in questo genere e trascrizioni di trame classiche da parte di nuovi registi. Altre imprese includono la conduzione Festival delle opere di Eugene Ionesco.

“Le tradizioni del teatro dell'assurdo francese nel dramma russo esistono su un esempio raro e degno. Possiamo citare Mikhail Volokhov. Ma la filosofia dell'assurdità è assente in Russia fino ad oggi, quindi deve essere creata ".

Teatro dell'assurdo in Russia

Le idee principali del teatro dell'assurdo sono state sviluppate dai membri del gruppo OBERIU negli anni '30 del XX secolo, cioè diversi decenni prima della comparsa di una tendenza simile nella letteratura dell'Europa occidentale. In particolare, uno dei fondatori del teatro dell'assurdo russo fu Alexander Vvedensky, che scrisse le commedie "Minin e Pozharsky" (1926), "Forse Dio è tutt'intorno" (1930-1931), "Kupriyanov e Natasha" ( 1931), "Albero di Natale dagli Ivanov" (1939), ecc. Inoltre, altri OBERIU hanno lavorato in un genere simile, ad esempio Daniil Kharms.

Nel dramma di un periodo successivo (anni '80), elementi del teatro dell'assurdo si possono trovare nelle commedie di Lyudmila Petrushevskaya, nell'opera teatrale "La notte di Valpurga o le orme del comandante" di Venedikt Erofeev e in una serie di altri lavori

  • Dramma assurdo. [Risorsa elettronica] URL: http://www.o-tt.ru/index/absurdnaya-drama/ (data di accesso: 03.12.12)
  • D.A. Kondakov La drammaturgia di E. Ionesco e il suo legame con il "dramma dell'assurdo" / D.А. Kondakov // Creatività di Eugene Ionesco nel contesto delle ricerche ideologiche e artistiche della letteratura europea del XX secolo. / D.A. Kondakov. - Novopolotsk: PSU, 2008. - 188 p.
  • D.A. Kondakov 1949-1953 anni. "Assurdo linguistico" / D.А. Kondakov // Creatività di Eugene Ionesco nel contesto delle ricerche ideologiche e artistiche della letteratura europea del XX secolo. / D.A. Kondakov. - Novopolotsk: PSU, 2008. - 188 p.
  • Ionesco E. Il teatro dell'assurdo ha futuro? / Ionesco E. // Discorso al colloquio "La fine dell'assurdo?" / Teatro dell'assurdo. Sab. articoli e pubblicazioni. SPb., 2005, p. 191-195. [Risorsa elettronica] URL: http://ec-dejavu.ru/a/Absurd_b.html (data di accesso: 03.12.12)
  • Yasnov M. Sopra la realtà. / Ionesco E. // Rinoceronte: Riproduce / Per. con fr. L. Zavyalova, I. Kuznetsova, E. Surits. - SPb.: Azbuka-classico, 2008 .-- 320 p.
  • Tokarev D.V. "L'immaginazione è morta, immagina": "Prosa francese di Samuel Beckett / Beckett S. // Testi senza valore / Tradotto da E.V. Baevskaya. - San Pietroburgo: Nauka, 2003. - 338 p.
  • Eugenio Ionesco. Teatro dell'assurdo [Risorsa elettronica] URL: http://cirkul.info/article/ezhen-ionesko-teatr-absurda (data di accesso: 03.12.12)
  • M. Esslin Eugene Ionesco. Teatro e antiteatro / Esslin M. // Teatro dell'assurdo. / Per. dall'inglese G. Kovalenko. - SPb.: Stagioni baltiche, 2010, p. 131-204 [Risorsa elettronica] URL: http://www.ec-dejavu.net/i/Ionesco.html (data di accesso: 03.12.12)
  • M. Esslin Samuel Beckett. Alla ricerca di me stesso / Esslin M. // Teatro dell'assurdo. / Per. dall'inglese G. Kovalenko. - SPb.: Stagioni baltiche, 2010, p. 31-94 [Risorsa elettronica] URL: http://ec-dejavu.ru/b-2/Beckett.html (data di accesso: 03.12.12)
  • Ionesco E. Tra vita e sogno: Plays. Romanzo. Saggio // Raccolto. operazione. / E. Ionesco; per. con fr. - SPb.: Simposio, 1999.- 464 p.
  • A. Geni. Beckett: la poetica dell'insopportabile
  • Yu. Shtutin. L'età cupa. Cent'anni di Samuel Beckett [risorsa elettronica] URL:
  • Aspettando Godot. [Risorsa elettronica] URL: http://ru.wikipedia.org/wiki/ Waiting for_Godo (data di accesso: 03.12.12)
  • Biglietto numero 24.

    Caratteristiche del teatro dell'assurdo: origini, rappresentanti, caratteristiche della struttura drammatica (S. Beckett, E. Ionesco).

    Teatro dell'assurdo- una tendenza nel dramma e nel teatro dell'Europa occidentale nata a metà del XX secolo. Nelle commedie assurde, il mondo è presentato come un insensato guazzabuglio di fatti, azioni, parole e destini privi di logica. I principi dell'assurdo furono pienamente incarnati nei drammi The Bald Singer (1950) del drammaturgo Eugene Ionesco e Aspettando Godot di Samuel Beckett.

    Si ritiene che il teatro dell'assurdo sia radicato nella filosofia del dadaismo, nella poesia di parole inesistenti e nell'arte d'avanguardia degli anni 1910-20. Nonostante le aspre critiche, il genere ha guadagnato popolarità dopo la seconda guerra mondiale, il che ha evidenziato la notevole incertezza nella vita umana. Il termine introdotto è stato anche criticato, e ci sono stati tentativi di ridefinirlo come "anti-teatro" e "nuovo teatro". Il movimento del "teatro dell'assurdo" (o "nuovo teatro") sembra essere nato a Parigi come fenomeno d'avanguardia associato ai piccoli teatri del Quartiere Latino, e dopo un po' di tempo ha ottenuto un riconoscimento mondiale.

    In pratica, il teatro dell'assurdo nega personaggi, situazioni e tutte le altre tecniche teatrali pertinenti. Tempo e luogo sono incerti e mutevoli, anche i rapporti causali più semplici vengono distrutti. Intrighi inutili, dialoghi ripetitivi e chiacchiere senza scopo, drammatica incoerenza delle azioni: tutto è subordinato a un obiettivo: creare uno stato d'animo favoloso, e forse anche terribile.

    La formazione del dramma dell'assurdo è stata influenzata dalla teatralità surreale: l'uso di costumi e maschere bizzarri, filastrocche senza senso, appelli provocatori al pubblico, ecc. La trama della commedia, il comportamento dei personaggi sono incomprensibili, simili e talvolta progettati per scioccare il pubblico. Riflettendo sull'assurdità della comprensione reciproca, della comunicazione, del dialogo, il gioco sottolinea in ogni modo possibile la mancanza di significato nel linguaggio e che, sotto forma di una sorta di gioco senza regole, diventa il principale vettore del caos.

    Per gli assurdi, la qualità dominante dell'essere non era la concisione, ma la disintegrazione. La seconda differenza significativa rispetto al dramma precedente è in relazione a una persona. Una persona in un mondo assurdo è la personificazione della passività e dell'impotenza. Non può realizzare nulla tranne la propria impotenza. È privato della libertà di scelta. Gli assurdi hanno sviluppato il loro concetto di dramma - antidramma Il dramma dell'assurdo non è una discussione sull'assurdo, ma una dimostrazione di assurdità.

    Eugenio Ionesco- il pioniere dell'assurdo nel dramma francese.

    Le situazioni, i personaggi ei dialoghi delle sue opere seguono le immagini e le associazioni dei sogni piuttosto che la realtà quotidiana. Il linguaggio, con l'aiuto di divertenti paradossi, cliché, detti e altri giochi di parole, viene liberato dai soliti significati e associazioni. Il surrealismo delle commedie di Ionesco trova le sue origini nella clownerie circense, nei film di C. Chaplin, B. Keaton, i fratelli Marx, nella farsa antica e medievale. Una tecnica tipica è un mucchio di oggetti che minacciano di inghiottire gli attori; le cose prendono vita e le persone si trasformano in oggetti inanimati. Nelle commedie dell'assurdo, la catarsi è assente, E. Ionesco rifiuta qualsiasi ideologia, ma le commedie sono state animate da una profonda preoccupazione per il destino della lingua e dei suoi parlanti.

    Prima di "Il cantante calvo" avvenuta a Parigi. Il successo di The Bald Singer è stato scandaloso, nessuno ha capito niente, ma guardare spettacoli assurdi è diventato gradualmente una buona forma.

    Nell'anti-gioco (questa è la designazione del genere), non c'è affatto un cantante calvo. Ma c'è la coppia inglese Smith e il loro vicino di nome Martin, così come la cameriera Mary e il capitano dei vigili del fuoco, che per caso si sono fermati per un minuto dagli Smiths. Ha paura di fare tardi all'incendio, che comincerà alla tal ora ea quella ora ea qualche minuto. C'è anche un orologio che suona a suo piacimento, il che apparentemente significa che il tempo non è perso, semplicemente non esiste, ognuno è nella sua dimensione temporale e porta, di conseguenza, sciocchezze.

    Il drammaturgo ha diverse tecniche per montare l'assurdo. C'è confusione nella sequenza degli eventi, e un cumulo di stessi nomi e cognomi, e il mancato riconoscimento reciproco degli sposi, e l'arrocco di padroni di casa-ospiti, ospiti-oste, innumerevoli ripetizioni dello stesso epiteto, un flusso di ossimori, una costruzione chiaramente semplificata di frasi come nel libro di testo inglese per principianti. Insomma, i dialoghi sono davvero divertenti.

    Le situazioni, i personaggi ei dialoghi delle sue opere seguono le immagini e le associazioni dei sogni piuttosto che la realtà quotidiana. Il linguaggio, con l'aiuto di divertenti paradossi, cliché, detti e altri giochi di parole, viene liberato dai soliti significati e associazioni. Il surrealismo delle commedie di Ionesco trova le sue origini nella clownerie circense, nei film di C. Chaplin, B. Keaton, i fratelli Marx, nella farsa antica e medievale. Una tecnica tipica è un mucchio di oggetti che minacciano di inghiottire gli attori; le cose prendono vita e le persone si trasformano in oggetti inanimati.

    Interrogato sul significato del suo dramma, Ionesco ha risposto di voler "spiegare tutta l'assurdità dell'esistenza, la separazione dell'uomo dalle sue radici trascendentali", per dimostrare che "quando si parla, la gente non sa più cosa voleva dire, e che stiano parlando in modo che nulla da dire che il linguaggio, invece di avvicinarli, non fa che dividerli ancora di più", per rivelare" la natura insolita e strana della nostra esistenza "e" sfilare il teatro, cioè il mondo ”.

    Compito del suo dramma è creare un teatro feroce e sfrenato, propone di tornare alle origini teatrali, cioè ai vecchi spettacoli di burattini, in cui vengono utilizzate immagini caricaturali poco plausibili, sottolineando la rudezza della realtà stessa. Ionesco proclamò un netto disaccordo con il teatro esistente, di tutti i drammaturghi riconobbe solo Shakespeare. Il teatro moderno, a suo avviso, non è in grado di esprimere lo stato esistenziale di una persona. Il teatro deve allontanarsi il più possibile dal realismo, che oscura solo l'essenza della vita umana.

    Beckett.

    Beckett era la segretaria di Joyce e imparò a scrivere con lui. “Aspettando Godot” è uno dei testi fondamentali dell'assurdo. L'entropia si presenta in uno stato di attesa, e questa aspettativa è un processo di cui non conosciamo l'inizio e la fine, ad es. non ha senso. Lo stato di attesa è il dominante in cui esistono gli eroi, pur non chiedendosi se sia necessario aspettare Godot. Sono in uno stato passivo.

    Gli eroi (Volodya e Dragoncello) non sono completamente sicuri di aspettare Godot proprio nel luogo in cui ne hanno bisogno. Quando il giorno dopo la notte arrivano nello stesso posto all'albero appassito, Dragoncello dubita che sia lo stesso posto. L'insieme degli oggetti è lo stesso, solo l'albero è sbocciato durante la notte. Gli stivali di Dragoncello, che ha lasciato ieri per strada, sono nello stesso posto, ma sostiene che siano più grandi e di colore diverso.

    Aspettando Godot.

    Identificazione con Cristo, redentore dei peccati umani, con Dio Padre. "Non c'è niente di più reale di niente." Questo è il simbolo del Nulla. Niente per gli esistenzialisti arriva con un segno più. I personaggi centrali sono Vladimir ed Estragon, vagabondi. Sono stanchi di aspettare e non possono fare a meno di aspettare. Un ragazzo appare e annuncia che l'apparizione di Godou è stata ritardata di nuovo. Lucky e Potso sono figure, realisti, pragmatici, personificano la vanità quotidiana. Proprietario ed E. sono costretti a mangiare al pascolo, non hanno casa, passano la notte all'aria aperta. Lucky e Potso sono circondati da oggetti della civiltà. Ma tutti i personaggi trovano nel processo dell'esistenza solo la malattia.

    Vladimir ed Estragon si distinguono per la coscienza evirata, mancano di istruzione e Potso e Lucky pensano persino a comando. Vladimir ed Estragon sono amici, ma si chiedono se non sia meglio per loro vivere separati. Anche Potso e Lucky hanno bisogno l'uno dell'altro. Diversi tipi di sviluppo umano e umano.

    Nessuna delle opzioni sta pagando. Spesso i personaggi, se cercano altro, sono dall'altra parte del confine. Vladimir ed Estragon amano guardare le proprie cose. Sperano di trovare qualcosa lì, ma non trovano nulla. Non stanno cercando di creare qualcosa da soli. Vedere nel Nulla non solo un'espressione di debolezza, ma anche un'espressione di forza.

    Beckett è il declino della natura umana. Ionesco - il declino dello spirito umano.

    Lezione 30. Nuovo teatro (dramma dell'assurdo)

    Si tratta di un tipo di dramma moderno (il cosiddetto "Teatro Nuovo", inizialmente ignorato dal pubblico), basato sul concetto di totale alienazione della persona dall'ambiente fisico e sociale. Questo tipo di commedie è apparso per la prima volta all'inizio degli anni '50 in Francia, per poi diffondersi nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti.

    Questo è il teatro del "dramma dell'assurdo", creato da S. Beckett, E. Ionesco, A. Adamov, che visse a Parigi e scrisse in francese. Era, da un lato, un tentativo di rinnovare la struttura e il linguaggio del teatro, e dall'altro, il Nuovo Teatro rifletteva l'orrore causato dalle atrocità della guerra e la paura della distruzione atomica.

    Le radici del teatro dell'assurdo possono essere trovate nelle attività teoriche e pratiche dei rappresentanti di tali movimenti estetici dell'inizio del XX secolo come il dadaismo e il surrealismo, nonché nell'epico burlesque di A. Jarri "King I Kill" (1896) , in "Sostsi Tiresias" (1903) di G. Apollinaire, dove si combinano farsa e vaudeville, nelle commedie di F. Wedekind con le aspirazioni irrazionali dei suoi eroi. Il teatro dell'assurdo ha assorbito anche elementi di clownerie, music hall, commedie di Chaplin.

    La formazione del dramma dell'assurdo (antidramma) è stata influenzata dalla teatralità surreale: l'uso di costumi e maschere bizzarri, filastrocche senza senso, discorsi provocatori al pubblico, ecc. La trama della commedia, il comportamento dei personaggi sono incomprensibili, simili e talvolta progettati per scioccare il pubblico. Riflettendo sull'assurdità della comprensione reciproca, della comunicazione, del dialogo, il gioco sottolinea in ogni modo possibile la mancanza di significato nel linguaggio e che, sotto forma di una sorta di gioco senza regole, diventa il principale vettore del caos.

    Era un dramma concettuale che realizzava le idee della filosofia assurda. La realtà, l'essere si presentava come caos. Per gli assurdi, la qualità dominante dell'essere non era la concisione, ma la disintegrazione. La seconda differenza significativa rispetto al dramma precedente è in relazione a una persona. Una persona in un mondo assurdo è la personificazione della passività e dell'impotenza. Non può realizzare nulla tranne la propria impotenza. È privato della libertà di scelta. Gli assurdi hanno sviluppato il loro concetto di dramma - antidramma. Già negli anni '30 Antonei Artaud parlava della sua prospettiva del teatro: il rifiuto della rappresentazione del personaggio di una persona, il teatro passa a una rappresentazione totale di una persona. Tutti gli eroi del dramma dell'assurdo sono persone totali. Gli eventi devono essere considerati anche dal punto di vista del fatto che sono il risultato di determinate situazioni create dall'autore, all'interno delle quali si apre un quadro del mondo. Il dramma dell'assurdo non è una discussione sull'assurdo, ma una dimostrazione di assurdità.

    UNESCO UNESCO: Il talento di Eugene Ionesco si è manifestato sia nelle sue prime poesie che in articoli critici che hanno dato origine a vere rivoluzioni e sconvolgimenti nella società rumena, ma arde di più nelle sue attività teatrali.Eugene Ionesco è il pioniere dell'assurdo nel dramma francese.Il Teatro Ionesco è un teatro del ridicolo e della parodia. Eugene Ionesco ha messo in scena e ridicolizzato il vuoto e la sua assurdità del mondo. Si oppone al vocabolario teatrale tradizionale. Molti non capivano questo vocabolario, considerandolo privo di qualsiasi significato, definendo le sue commedie "sciocchezze". Ma difese il suo diritto e il titolo di famoso drammaturgo del nostro secolo, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti. Nella maggior parte delle commedie di Ionesco viene promossa l'idea dell'inutilità del linguaggio come mezzo di comunicazione.

    "La realtà dovrebbe essere arricchita con l'assurdità, la fantasia e la libera espressione di sé dell'individuo", crede l'autore stesso. E penso che tutti saranno d'accordo con questo.

    Le situazioni, i personaggi ei dialoghi delle sue opere seguono le immagini e le associazioni dei sogni piuttosto che la realtà quotidiana. Il linguaggio, con l'aiuto di divertenti paradossi, cliché, detti e altri giochi di parole, viene liberato dai soliti significati e associazioni.

    Il surrealismo delle commedie di Ionesco trova le sue origini nella clownerie circense, nei film di C. Chaplin, B. Keaton, i fratelli Marx, nella farsa antica e medievale. Una tecnica tipica è un mucchio di oggetti che minacciano di inghiottire gli attori; le cose prendono vita e le persone si trasformano in oggetti inanimati.

    Nelle commedie dell'assurdo, la catarsi è assente, E. Ionesco rifiuta qualsiasi ideologia, ma le commedie sono state animate da una profonda preoccupazione per il destino della lingua e dei suoi parlanti.

    Le commedie più famose di Eugene Ionesco sono "The Bald Singer" e "The Lesson". Questi drammi denunciano il conservatorismo, la moralità e l'ideologia del nostro mondo. Fin dalla prima volta, infatti, può sembrare che tu stia leggendo una sciocchezza, ma rileggendo o riflettendo, noterai che non è così assurdo nel libro, ma assurdo nella realtà. Passaggi comici, "assenza" di senso si giustappongono a languidi riflessi sull'esistenza umana, segnata dalla solitudine e dalla morte. La commedia "Il re sta morendo" racconta queste riflessioni.

    Nonostante tutta la convenzionalità del teatro dell'assurdo, è completamente politicizzato, come dimostra in modo particolarmente convincente la creazione più significativa di Eugene Ionesco "Rhino" (1959).Ionesco mostra anche i meccanismi che facilitano l'instaurazione di determinate ideologie. Così, nella commedia "Rhino", gli abitanti di una piccola città sono presentati metaforicamente sul palco, preoccupati per l'aspetto di un rinoceronte e si stanno gradualmente trasformando in esso. Questa commedia denuncia il totalitarismo.

    Eugene Ionesco, come gli esistenzialisti J.P. Sartre e A. Camus, esplora il comportamento umano in una situazione estrema, quando la stragrande maggioranza delle persone si sottomette alle circostanze e solo un solitario trova la forza per il confronto interno.

    Una caratteristica delle commedie di E. Ionesco è che sono, per così dire, criptate. A volte sono difficili da risolvere, ma con "Rhino" tutto è chiaro: il dramma parla di fascismo.

    La drammaturgia di Eugenio Ionesco ha occupato un posto di rilievo nel processo letterario e nel repertorio del teatro francese e mondiale. Tuttavia, ciò non significa affatto che l'assurdità abbia vinto e il tradizionale dramma realistico abbia lasciato il palco. Una persona comune e indifesa nella vita di tutti i giorni va contro tutti.

    La fama letteraria nei primi anni '50 ha portato Ionesco all'opera teatrale "The Bald Singer", la storia della scrittura che rivela in gran parte l'essenza del suo metodo di scrittura. Avendo deciso di padroneggiare la lingua inglese nel 1948, lo scrittore acquistò un libro di autoapprendimento e improvvisamente scoprì quale fosse un deposito di assurdità il nostro linguaggio quotidiano, soprattutto in relazione alla realtà. E ho pensato al significato originale e gradualmente perso delle parole. Dalla giustapposizione di parole e significati nacque il teatro "sgradevole" di Ionesco, che fu poi chiamato assurdo.Tuttavia, l'assurdità di Ionesco non è una deliberata assurdità dell'essere (lo stesso Ionesco, tra l'altro, ha preferito chiamare la direzione artistica a cui apparteneva, il teatro del paradosso), ma l'esposizione ultima della sua vera essenza.

    La prima di "The Bald Singer" ha avuto luogo a Parigi. Il successo di The Bald Singer è stato scandaloso, nessuno ha capito niente, ma guardare spettacoli assurdi è diventato gradualmente una buona forma.

    "Ragazza pelata". Nel dramma stesso, non c'è nessuno che assomigli a una ragazza calva. La stessa frase ha senso, ma in linea di principio è priva di significato. Lo spettacolo è pieno di assurdità: le 9 in punto e l'orologio suona 17 volte, ma nessuno nello spettacolo se ne accorge. Ogni volta che provi a piegare qualcosa, non finisce in niente.

    Nell'anti-gioco (questa è la designazione del genere), non c'è affatto un cantante calvo. Ma c'è la coppia inglese Smith e il loro vicino di nome Martin, così come la cameriera Mary e il capitano dei vigili del fuoco, che per caso si sono fermati per un minuto dagli Smiths. Ha paura di fare tardi all'incendio, che comincerà alla tal ora ea quella ora ea qualche minuto. C'è anche un orologio che suona a suo piacimento, il che apparentemente significa che il tempo non è perso, semplicemente non esiste, ognuno è nella sua dimensione temporale e porta, di conseguenza, sciocchezze.

    Il drammaturgo ha diverse tecniche per montare l'assurdo. C'è confusione nella sequenza degli eventi, e un cumulo di stessi nomi e cognomi, e il mancato riconoscimento reciproco degli sposi, e l'arrocco di padroni di casa-ospiti, ospiti-oste, innumerevoli ripetizioni dello stesso epiteto, un flusso di ossimori, una costruzione chiaramente semplificata di frasi come nel libro di testo inglese per principianti. Insomma, i dialoghi sono davvero divertenti.

    Samuel BECKET: Beckett era il segretario di Joyce e ha imparato a scrivere con lui. “Aspettando Godot” è uno dei testi fondamentali dell'assurdo. L'opera teatrale di Beckett Aspettando l'anno, andata in scena nel 1952, è l'opera teatrale più famosa del teatro dell'assurdo, che rappresenta una vita priva di significato. La differenza fondamentale tra l'opera teatrale di B. dei drammi precedenti che ha rotto con le tradizioni del teatro psicologico è che nessuno in precedenza si era proposto di mettere in scena "nulla". B. ti permette di svilupparti nel gioco parola per parola, nonostante il fatto che la conversazione inizi all'improvviso e non arrivi a nulla, come se i personaggi inizialmente sapessero che non funzionerà per essere d'accordo su nulla, che il gioco di parole è l'unica opzione per la comunicazione e la convergenza. Il dialogo diventa fine a se stesso. Ma il gioco ha anche una certa dinamica. Tutto si ripete, cambiando quel tanto che basta per riscaldare l'aspettativa del pubblico di un qualche tipo di cambiamento.

    L'entropia (il rilascio di energia in una reazione, un termine chimico) si presenta in uno stato di attesa, e questa aspettativa è un processo, il cui inizio e la cui fine non conosciamo, ad es. non ha senso. Lo stato di attesa è il dominante in cui esistono gli eroi, pur non pensando se sia necessario aspettare Godot. Sono in uno stato passivo.

    L'opera teatrale Aspettando Godot è una di quelle opere che hanno influenzato l'aspetto del teatro del XX secolo nel suo insieme. Beckett rifiuta fondamentalmente qualsiasi conflitto drammatico, la trama familiare allo spettatore. I personaggi della commedia - Vladimir (Didi) ed Estragon (Gogo) - sembrano due pagliacci, che non hanno nulla da fare, si divertono a vicenda e allo stesso tempo il pubblico. Non agiscono, ma imitano un qualche tipo di azione. Non ha lo scopo di rivelare la psicologia dei personaggi. L'azione non si sviluppa in modo lineare, ma si muove in circolo, aggrappandosi ai ritornelli che genera una replica caduta accidentalmente. Non si ripetono solo commenti, ma anche posizioni. All'inizio del secondo atto, l'albero, unico attributo del paesaggio, è ricoperto di foglie, ma l'essenza di questo evento sfugge ai personaggi e agli spettatori. Questo non è un segno di primavera, il movimento progressivo del tempo. Piuttosto, sottolinea la falsità delle aspettative.

    Gli eroi (Volodya e Dragoncello) non sono completamente sicuri di aspettare Godot proprio nel luogo in cui ne hanno bisogno. Quando il giorno dopo la notte arrivano nello stesso posto all'albero appassito, Dragoncello dubita che sia lo stesso posto. L'insieme degli oggetti è lo stesso, solo l'albero è sbocciato durante la notte. Gli stivali di Dragoncello, che ha lasciato ieri per strada, sono nello stesso posto, ma sostiene che siano più grandi e di colore diverso.

    L'opera è vista come la quintessenza di Beckett: dietro il desiderio e l'orrore dell'esistenza umana nella sua forma più sgradevole, si nasconde un'inevitabile ironia. I personaggi della commedia ricordano i fratelli Maris, i grandi comici del cinema muto.

    Aspettando Godot. Riepilogo

    Strada di campagna, campi infiniti, quasi un deserto, la cui monotonia è rotta solo da un albero. Non ci sono quasi foglie sull'albero. Ci sono due vagabondi ai suoi piedi.

    Dragoncello, cercando senza successo di togliersi le scarpe, e il suo amico e fratello Vladimir. È preoccupato per quale dei quattro evangelisti abbia detto la verità sui due ladroni crocifissi. Una serie di frasi banali e prive di significato, che si scambiano solo per ravvivare il silenzio di questo luogo squallido. L'unica cosa che li trattiene qui è la promessa di un certo Godou che verrà. Cosa possono fare in previsione, se non ammazzare il tempo, tempo infinito che deve essere riempito con argomenti vuoti, e allo stesso tempo fingere di prenderli a cuore ... Loro stessi non sanno perché stanno insieme, sono abituato a separarsi e uscire ogni giorno nello stesso posto. Il rumore è da qualche parte nell'altra direzione, un grido terribile... Non sta arrivando Godou? Dragoncello lascia cadere la carota, che in precedenza ha masticato, congela, si precipita verso ...

    Appaiono Pozzo e Luca. Quest'ultimo ha una corda al collo, porta le valigie del suo padrone. Pozzo, frusta in mano, tratta il suo schiavo come non si trattano gli animali. E se Vladimir ed Estragon sono qui, perché non fermarsi a fumare la pipa? Ammazzerà il tempo e Pozzo ama parlare. Spiega che venderà Luke, che non è più bravo a niente. Può solo pensare. Inoltre, porta con sé se lo spingi. Alla fine gli basta togliersi il cappello perché torni ad essere un animale, un sempliciotto. Rimangono per parecchio tempo, poi se ne vanno con il botto.

    Cosa fare? Andare via? No, Godou ha promesso di venire, devi aspettarlo. Rassegnati al destino, Vladimir ed Estragon stanno cercando di discutere degli eventi insignificanti che hanno segnato la giornata, ma non ne hanno la forza, sono stanchi di recitare con successo una commedia di interesse immaginario.

    Si sente una voce da dietro le tende: "Mister (...)". Viene un bambino e dice che Godot non verrà, come le sere precedenti, ma verrà sicuramente domani. Domani arriva, tutti gli stessi dialoghi senza senso, senza senso, una ripetizione della conversazione di ieri, e forse dell'altro ieri, e quotidiana. Riappaiono Luca e Pozzo, sono invecchiati; Pozzo è cieco, e Luke è ancora più inutile, è muto. Ma la corda è ancora lì, un po' più corta perché Pozzo possa seguire il suo schiavo, che ora indossa un cappello nuovo.

    Alla vista di Vladimir ed Estragon, Luca fa uno scatto deciso e cade trascinando con sé Pozzo. Pozzo sta chiamando aiuto, ecco chi è davvero divertente! Inoltre, fa perdere tempo. Due vagabondi si avventano su Pozzo, lo prendono a calci, lo prendono in braccio - in fondo bisogna divertirsi, parlare... Quanto a Godot, manda di nuovo le scuse, verrà domani; forse la via d'uscita è appendersi a un albero sulla cintura di Dragoncello? Ma la cintura si rompe...

    E allora! Torneranno domani con una buona corda, e se Godou arriva all'improvviso, saranno salvati...

    STOPPARD: "Rosencrantz e Guildenstern sono morti" - questa è una caratteristica della letteratura inglese: gli inglesi erano ben consapevoli della loro storia, ogni scrittore si sente parte di questa tradizione. Questa commedia ha 2 letture: 1) o l'azione si svolge dopo la morte di Rosencrantz e Guildenstern; 2) o sembra tutto a Rosencrantz e Guildenstern. Ma l'opera è basata sul pensiero di Shakespeare. Non c'è nulla nelle repliche degli eroi che ci permetterebbe di distinguere l'uno dall'altro. Stoppard utilizza questa caratteristica. Al centro della commedia c'è la domanda "chi di noi è Rosencrantz e chi è Guildenstern?" Questi sono 2 esseri umani che hanno nomi che li distinguono l'uno dall'altro. Per loro, capire chi è chi significa un'opportunità per distinguersi, per trovare il proprio io. Ma secondo la teoria dell'assurdo, questo è impossibile, quindi gli assurdi non danno nomi ai loro eroi. All'uomo non è dato di separare il suo “io” dal caos.

    Quanto precede, a nostro avviso, dà motivo di affermare che non è appropriato parlare di crisi, almeno in relazione al teatro del Novecento. È vero, non si può scartare un fenomeno del XX secolo, che può essere considerato una manifestazione della crisi, ma non della cultura. La crescita del benessere grazie alla rivoluzione scientifica e tecnologica della stragrande maggioranza della popolazione europea, l'instaurarsi di tendenze democratiche nella vita hanno portato al potere effettivo in questa vita della maggioranza non creativa, incapace di convivere con le idee e ideali di vera cultura, incapaci di elevarsi al di sopra del mondo della vita quotidiana, e questo antielitarismo della maggioranza della popolazione non ha creatività orientata, culturalmente distruttiva.

    Una manifestazione di questa tendenza, a partire dagli anni '60 del XX secolo. in tutta Europa, Francia compresa, è lo sviluppo dello spettacolo. La grande diffusione di dischi, cassette di musica "disco", "folk", "rock", dalla mattina alla sera tuonanti nelle cuffie dei transistor, accompagnano ovunque ragazzi e ragazze1.

    Tuttavia, insieme alla diffusione dello spettacolo e di altri fenomeni negativi nel campo della vita spirituale dell'Europa nel XX secolo. la cultura che eleva una persona continua ad esistere e svilupparsi, che è il criterio della sua autenticità, indipendentemente dal genere.

    Cerca nuove forme teatrali

    Negli ultimi due decenni, la vita teatrale in Francia, così come in Europa nel suo insieme, è diventata più diversificata. Nella sola Parigi ci sono attualmente più di 50 teatri, in cui lo spettatore può trovare spettacoli per tutti i gusti: dalle eterne creazioni dei classici - Shakespeare, Corneille, Racine, Cechov - nella Comédie Française e Odeon ai moderni drammaturghi Beckett e Ionesco nei teatri d'avanguardia e commedie spiritose nei "teatri dei boulevard". I festival teatrali si tengono ogni anno ad Avignone, Orange, Nimes e in altre città della Francia su antiche arene romane o in castelli medievali, attirando migliaia di spettatori da molti paesi.

    Simili eventi spettacolari si praticano in Italia: sulle rovine del Foro, del Colosseo, delle Terme di Caracalla, si tengono strepitose rappresentazioni, messe in scena di opere classiche italiane a soggetto antico. Così, la messa in scena dell'opera verdiana "Aida" alle Terme di Caracalla crea un'emozionante sensazione di presenza dello spettatore nel vivo degli eventi.

    Tutto questo è una ricerca di nuove forme teatrali a disposizione della massa degli spettatori. Un esempio di una tale combinazione di massa e classici sono le grandiose esibizioni di R. Ossein al Palazzo dello Sport di Parigi della Cattedrale di Notre Dame, Danton e Robespierre, L'uomo di Nazareth e la corazzata Potemkin.

    Claude Carrer, in collaborazione con il famoso regista inglese Peter Brook, ha messo in scena l'antico poema epico indiano Mahabharata al teatro Boof du Nord di Parigi. La portata di questa performance è evidenziata dal fatto che è andata in onda per tre sere o per dodici ore di fila da mezzogiorno a mezzogiorno. Gli spettatori, che provenivano da molti paesi europei, hanno rifornito thermos di caffè e panini e "covati eroicamente fino alla fine", come hanno scritto i giornali parigini nel 1986, quando questa performance è stata messa in scena.


    1 I medici notano un aumento del disturbo dovuto a questo motivo dell'apparecchio acustico nei giovani.

    Scelta dell'editore
    Quando si progetta una casa con un seminterrato, è molto importante disegnare una sezione strutturale dettagliata lungo il muro del seminterrato. È necessario...

    Sui benefici dell'assenzio per il giardino Molti sono sprezzanti nei confronti dell'assenzio, definendolo un'erba malevola. Ma la considero la mia protettrice da...

    I mirtilli sono diventati un feticcio nella cultura alimentare sana di oggi. La bacca viene aggiunta alle vitamine, promettendo che la sua composizione e utile ...

    Trovato in tutta la parte europea della Russia, in Siberia occidentale e orientale, Ucraina e Bielorussia, il Kupena (Polygonatum), ...
    Il pozzo non è solo un mezzo di approvvigionamento idrico in luoghi con infrastrutture non sviluppate. E non solo la decorazione della proprietà della casa (vedi fig.), Alla moda ...
    Obiettivi: far conoscere ai bambini la pianta, le sue caratteristiche. Consolidare le conoscenze sui concetti di "specie", "endemico", "Libro rosso". Menzionare...
    C'è un'opinione secondo cui il brownie è un cugino del diavolo stesso. Nonostante ciò, è impossibile cacciarlo di casa in ogni caso! Il fatto,...
    Il norvegese Bukhund è un cane da servizio appartenente al gruppo dei pastori della Kamchatka, siberiano e groenlandese. Questi animali sono stati portati fuori ...
    La parte più umidificata delle pareti, situata direttamente sulla fondazione e realizzata con materiali selezionati resistenti alle intemperie e al gelo ...